SMA partner tecnico per l’ampliamento dell’impianto FV per Heineken a Massafra

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Il nuovo impianto, con una potenza di 2.256 kW, è in grado di produrre 2.820 MWh annui. In totale l'impianto nuovo e quello preesistente possono generare 4,42 GWh di elettricità all'anno.

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SMA ha partecipato in qualità di partner tecnico all’ampliamento dell’impianto fotovoltaico installato da Solar Access sul birrificio Heineken di Massafra (TA).

Grazie al nuovo impianto installato ed entrato in servizio nel 2017, Heineken ha ottenuto finora una riduzione in produzione delle emissioni di CO2 di oltre il 55%, utilizzando il 100% di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili.

L’impianto preesistente, installato nel 2012 contava già 4.152 pannelli solari ai quali, nel corso dello scorso anno sono stati aggiunti altri 8.848 pannelli BYDP6C-30 SERIES-3BB collegati a 80 inverter SMA dei quali 2 STP15000TL-10, 4 STP20000TL-30 e 74 STP25000TL.

In questo modo Heineken, impegnata dal 2010 nel suo piano globale “Brewing a Better World”, che coinvolge tutta la filiera della birra, dalle materie prime fino al servizio, conferma che la produzione del nuovo impianto – che ha una potenza di 2.256 kW ed è in grado di produrre 2.820 MWh annui con una riduzione di emissioni CO2 di circa 1.500ton/anno – è totalmente indirizzata all’autoconsumo, a differenza dell’impianto preesistente.

L’impianto, ad oggi, nella sua totalità è in grado di generare 4,42 GWh di energia elettrica all’anno, con un abbattimento delle emissioni di oltre 1.700 tonnellate di CO2.

Per gli appassionati di birra, dopo Birra Moretti Baffo d’Oro, anche Birra Moretti La Rossa e Birra Moretti Doppio Malto hanno, in questo modo, ottenuto la certificazione “fatta con il sole”, che ne attesta la produzione con energia rinnovabile equivalente derivante da pannelli solari.

Il birrificio di Massafra a dicembre 2016 è, secondo la classifica mondiale dei “Top 50 Solar Beer Breweries” di Solar Plaza, il primo al mondo per produzione di energia fotovoltaica e per numero di pannelli solari installati.

“Abbiamo scelto di utilizzare gli inverter di stringa anziché un inverter centralizzato, per garantire una resa ottimale dell’impianto – ha spiegato il progettista Giuseppe Tamborrino di ToDo Engineering – abbiamo voluto ridurre al minimo l’impatto nel contesto circostante: per questo, abbiamo preferito integrare i moduli nelle coperture già esistenti, assecondandone l’inclinazione e l’orientamento nonostante lo stabilimento sorga in una zona industriale, lontano dal centro abitato, l’impianto fotovoltaico è stato, infatti, soggetto ad autorizzazione comunale per i vincoli paesaggistici. Ciò premesso, abbiamo scelto di puntare su un prodotto SMA leader di mercato e di sicuro affidamento nel tempo.”

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