Controlli GSE, ecco come prevenire le sanzioni

Per tutelarsi dalla possibilità di incorrere nella sospensione degli incentivi e al loro rimborso a seguito di un controllo del Gestore Servizi Energetici, chi possiede un impianto fotovoltaico incentivato deve essere assolutamente certo che tutto sia regolare. Qualche consiglio da Claudio Conti di MC Energy.

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Come leggiamo nell’ultimo rapporto annuale GSE, i controlli su impianti incentivati che l’ente ha effettuato nel 2016 hanno riscontrato irregolarità in oltre un terzo dei casi.

Spesso si tratta di problemi di cui i soggetti responsabili nemmeno erano consapevoli, prima dell’ispezione, e che portano alla sospensione degli incentivi e alla richiesta di rimborso di quanto ricevuto.

Abbiamo chiesto cosa possono fare gli operatori per tutelarsi a Claudio Conti, general manager di MC Energy, azienda che offre questo ed altri servizi a chi gestisce impianti incentivati.

Ingegner Conti, il rischio di incappare in una sanzione GSE a seguito di irregolarità trascurate sembra abbastanza temuto dagli operatori. Come possono scongiurarlo?

Gli aspetti da considerare sono molteplici. Come fa presente anche il GSE nel suo ultimo rapporto annuale sui controlli, ci sono ben 49 fattispecie di irregolarità che hanno portato alla revoca o alla sospensione degli incentivi. Questo numero fa capire la vastità della documentazione e il gran numero di documenti che il GSE va ad analizzare e che il proprietario dell’impianto deve aver fornito e tenuto in regola.

L’alto tasso di irregolarità rilevato si può spiegare con il fatto che all’epoca in cui si è installato il grosso del parco FV italiano, l’attenzione degli operatori era concentrata più sull’impianto che sulla procedura e la documentazione per accedere all’incentivo. Questo ha portato spesso ad errori che oggi si possono pagare molto cari.

Possiamo fare l’esempio di qualche aspetto solitamente trascurato dai produttori che può portare a sanzioni da parte del Gestore?

Le 49 motivazioni comprendono motivazioni tecniche, come il mancato adempimento di normative nell’installazione dispositivi, ma nella maggior parte dei casi parliamo di errori documentali: errato iter autorizzativo, mancanza di atti notarili o contratti tra le parti, documentazione errata relativamente a seriali pannelli o inverter etc..

Una volta che si riceve una sanzione dal GSE come ci si può muovere?

Rifacendoci ai dati ufficiali del GSE, quando si va in contenzioso con l’ente si ha circa una possibilità su 5 di vincere la causa. Il GSE ha decisamente il coltello dalla parte del manico e, nonostante i produttori possano percepire una vessazione nei propri confronti o regole troppo rigide, l’ente ha sempre il potere di applicare importanti sanzioni “chiudendo il rubinetto” dell’erogazione dell’incentivo in qualsiasi momento.

L’unica cosa da fare è rendersi quindi consapevoli il prima possibile dell’eventuale rischio di revoca a cui si va incontro, per poi cercare di anticipare l’eventuale sanzione.

A posteriori, l’unica opzione è il ricorso al TAR ma solo dopo aver effettuato una verifica documentale approfondita, o con il nostro software Fotovoltaico DOC, per comprendere le ragioni del GSE, ma soprattutto motivare la presunta non proporzionalità della sanzione che altrimenti non sarebbe valutabile.

Una delle novità principali arrivate di recente per il FV sono le nuove procedure per le modifiche agli impianti incentivati. Come le valutate?

E’ sicuramente una novità positiva: finalmente abbiamo riferimenti chiari per poter agire e le regole sono molto più favorevoli al settore rispetto al precedente DTR, poi ritirato. Va detto che comunque le nuove procedure, per dare certezza agli operatori, richiedono di essere seguite da figure professionali che le conoscano bene, altrimenti il rischio di perdere l’incentivo resta.

Comprare un impianto sul mercato secondario può esporre al rischio di vedersi sospendere l’incentivo per problemi che non erano noti. Come cautelarsi in una compravendita?

Come detto, oggi le problematiche che possono insorgere sono tantissime e spesso chi compra un impianto non è realmente cosciente della vastità della documentazione che andrebbe analizzata. Deve essere chiaro che non si sta acquistano solo l’impianto, quanto un business che percepisce l’incentivo: va dunque ricostruita sempre la storia documentale, dall’installazione ad oggi. Spesso troviamo situazioni in cui questo non si è fatto, con conseguenze serie.

Cosa può fare un operatore che, una volta acquistato un impianto, incorra nella sospensione degli incentivi per irregolarità imputabili al soggetto responsabile precedente?

Adesso che c’è consapevolezza di cosa sta facendo il GSE, nel momento in cui si effettua un acquisto nel mercato secondario bisogna andarci molto cauti, essere sicuri di avere tutta la documentazione e che questa sia in regola. Il nostro consiglio è di anticipare e rendersi consapevoli il prima possibile. Con la nostra analisi Fotovoltaico DOC ci si può rendere consapevoli prima se si rischia di andare incontro a una rimodulazione, richiesta delle somme già erogate o decurtazione totale dell’incentivo; quindi si potrebbe fare un’analisi finanziaria della società, capire il reale rischio per cercare di sanare il possibile.

Come possono tutelarsi preventivamente, gli operatori, per essere certi che i loro impianti siano “a prova di controllo GSE”?

L’unico modo è individuare le principali criticità del proprio impianto, anticipando i controlli attraverso una verifica dettagliata. Effettuare un’analisi del quadro normativo di riferimento e a quel punto sostituirsi integralmente all’attività del GSE, andando ad analizzare tutta la documentazione presentata sia in fase di richiesta dell’incentivo che successivamente.

Per questo noi abbiamo sviluppato Fotovoltaico DOC, un software ad hoc caratterizzato da una procedura standardizzata e certificata per l’analisi burocratica approfondita della documentazione di un impianto fotovoltaico, atta ad accertare il diritto all’incentivo.

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